Asia

Socotra

L’isola di Socotra, paradiso nel Mar Arabico

 

Isolata dal resto del mondo, quest’isola di 4000 km2 persa nel Mar Arabico (patrimonio dell’UNESCO dal 2008) tra le coste dello Yemen e la punta del Corno d’Africa, costituisce un vero e proprio paradiso naturale da sempre sconosciuto ai viaggiatori, anche ai più curiosi, che conserva una natura lussureggiante ed incontaminata.

Con una lunga storia geologica iniziata più di 600 milioni di anni fa testimoniata da una grande varietà di rocce da metamorfiche, vulcaniche e calcaree, Socotra è considerata un gioiello di biodiversità nel mondo, con quasi 700 specie endemiche di flora e fauna, che non si trovano in nessun’altra parte della terra. Questo lungo isolamento geologico, infatti, insieme a un clima particolare, ha creato una flora endemica, unica e spettacolare con delle piante sorprendenti e famose come il Dragon’s Tree – l’albero del drago (Dracaena cinnabari), a forma di ombrello con una inusuale resina di colore rosso, il cinabro, un particolare tipo di Aloe (Aloe perryi) e tanti altri.

Panorama mozzafiato dell'isola di Socotra, Yemen - Asia

L’arcipelago ha anche una ricca fauna, tra cui diverse specie endemiche di uccelli come lo storno di Socotra (Onychognathus frater) e l’uccello solare di Socotra (Nectarinia balfouri) e di rettili come il camaleonte (Chamaeleo monachus) e alcuni ragni, come la tarantola del babbuino blu (Monocentropus balfouri) e un millepiedi gigante (Scolopendra valida). Gli unici mammiferi endemici sono i pipistrelli (Hypsugo lanzai).

L’ambiente marino dell’arcipelago di Socotra e nelle acque circostanti del Mar Arabico e dell’Oceano Indiano, contiene un’elevata biodiversità lungo le sue coste rocciose e sabbiose, in mare aperto, nelle barriere coralline, e nelle aree di transizione tra terra e mare, come le distese fangose ​​intertidali, le lagune e gli estuari, altamente produttivi e diversificati.

Gli abitanti dell’isola, i socotrini, sono gente semplice, affabile e molto ospitale; hanno una propria cultura, una propria lingua oltre all’arabo e, perlopiù, sono concentrati nella capitale Hadibu e nella zona orientale. Parlano arabo e socotri, un antichissimo linguaggio non scritto, e vivono essenzialmente di pesca.

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